Il mango del Brasile Il mango, da dove arriva e come sceglierlo?
C’è mango e mango, non sono tutti uguali. Battaglio – esperto della frutta tropicale – ci racconta da dove arriva e come sceglierlo.
Ogni tipologia di frutta ha le proprie caratteristiche, stagionalità e metodi di lavorazione. Ma il segreto della qualità parte dal territorio. Ci sono infatti Paesi che hanno caratteristiche climatiche, morfologiche e con proprietà del suolo più adatte a produrre frutta particolarmente pregiata.
Le origini
Il Mango è il secondo frutto più coltivato al mondo, dopo la Banana.
Originario di un’area geografica tra l’India e la Birmania viene scoperto nel 1600 dai coloni spagnoli e portoghesi, che ne esportano la coltivazione fino ai tropici. Non è un caso che oggi i nostri frutti provengano principalmente dal Brasile e dal Perù.
Il Mango è un albero vigoroso e sempreverde, appartenente alla famiglia degli “anacardiaceae”. La sua altezza può lambire i 40 metri e se ne contano oltre 40 specie. Nelle prossime righe ci soffermeremo sulle principali, che selezioniamo dalle migliori piantagioni del Brasile.

Delle migliaia di fiori ad ogni fioritura, solo due o tre si sviluppano poi nel frutto del mango.
Le varietà
Dalle piantagioni da cui provengono i nostri mango vengono coltivate 4 differenti varietà. Le specie più pregiate – Palmer e Kent, che importiamo e distribuiamo in tutta Italia – sono rinomate per il loro gusto e le proprietà nutrizionali.
Il mango Kent fiorisce naturalmente solo in un determinato periodo dell’anno e ci regala i suoi frutti da settembre fino a dicembre. Si presenta con una colorazione verde scuro e delle sfumature rosse su una piccola porzione del frutto. Il suo sapore succoso riscuote grande successo presso i cittadini europei che, grazie alla velocità del trasporto aereo, riescono a gustare un mango di qualità e maturo al punto giusto.
Il mango Palmer, anch’esso molto apprezzato, è molto più versatile in termini di fioritura; è disponibile tutto l’anno e viene coltivato in quantità maggiori. Caratterizzato dal colore giallo-aranciato con aree rosse ha un gusto morbido e dolce.
I fattori climatici
Il fattore chiave per una buona fioritura è il connubio tra un clima caldo e il terreno ben irrigato. Grazie al sole e ai grandi volumi di irrigazione Petrolina – in Brasile – rappresenta una zona ideale per la produzione di mango 365 giorni l’anno. La città è conosciuta in particolare per la coltivazione del mango Palmer.
I metodi di raccolta
Agli albori, data l’altezza delle sue piante la raccolta avveniva tramite un bastone bucato che perforava il frutto per farlo scorrere fino a terra. Gli strumenti attuali permettono invece una raccolta manuale più agevole, direttamente dalla pianta, permettendo di monitorare il frutto con maggiore facilità.
Il viaggio del mango: dai tropici alla tua tavola
Ti sei mai chiesto in che maniera Battaglio riesce a importare in Italia la migliore frutta tropicale?
Tutto ha inizio quando ci rechiamo a visitare le piantagioni di frutta più valide in giro per il mondo, conoscendo le persone con le quali lavoreremo e osservando i loro processi produttivi, nonché toccando con mano la qualità dei loro prodotti.
Per questo, fra le migliaia di produttori di frutta nel mondo, scegliamo di lavorare con chi riusciamo a instaurare un rapporto trasparente, leale, basato ancora su una stretta di mano. Inoltre scegliamo di lavorare con aziende strutturate, non improvvisate, capaci di far fronte ai volumi e alla qualità necessaria: tutti i nostri fornitori esteri sono certificati secondo l’utilizzo di buone pratiche agricole. Perché è proprio la qualità il filo conduttore di tutta la filiera.